Mostra Victor Aldo De Sanctis

VICTOR ALDO DE SANCTIS

Pistoia 23/02/1909 – 16/10/1996

Si diploma all’Accademia di belle arti di Firenze e la passione per la tecnica lo porta a iscriversi al Politecnico di Torino, facoltaà di ingegneria industriale (meccanica), dove nel 1934 consegue la laurea. In questi anni brevetta la montatura consolidante e una serie di occhiali. Nel 1932 dopo aver conosciuto Marinetti aderisce al movimento futurista progettando cappelli estivi con areazione e manica a vento e invernali con visiera di celluloide e tela impermeabile sul collo. Sempre negli anni ‘30 costruisce panciotti da sera in fibre metalliche e una serie di studi di carrozzerie per auto in leghe leggere.

Pratica il canottaggio, il calcio, il ciclismo e il nuoto. Risalgono al 1935 le sue prime riprese subacquee nella piscina dello stadio comunale di Torino dove realizza il cortometraggio “allenamento collegiale”, primo filmato subacqueo italiano ed uno dei primi al mondo. Nel 1937 e’ pioniere del nuoto pinnato e nel 1949 della pesca subacquea di cui diventa atleta di prima categoria nel 1958. Nel 1939 inizia ad occuparsi di televisione con l’incarico di realizzare le prime riprese presso l’Eiar di Roma e di Milano dirigendo 600 ore di trasmissione. Brevetta un carrello per le riprese cinematografiche ed apparecchi di registrazione e incisione dischi. Inizia la collaborazione con la “Settimana Incom”, dedita a realizzare cinegiornali, con servizi di attualitaà, sportivi e mondani.

Il 4 agosto 1942 e’ richiamato alle armi come ufficiale di marina, inviato per l’Istituto Luce a fare riprese cinematografiche della guerra. Nel 1944 entra nel comitato toscano di liberazione nazionale e fonda il reparto radio. Con Amerigo Gomez registra a Firenze la drammatica radiocronaca della guerra utilizzando un registratore portatile costruito con l’aiuto dei tecnici di radio Firenze che in giugno aveva cessato le trasmissioni. Dal 1946 al 1956 dirige la sede di Torino della “Settimana Incom”, negli stessi anni fonda, a Torino, con Franco Cristalli la casa cinematografica “vi.de.s.” (che prende il nome dalle sue iniziali) e la prima associazione italiana subacquei. E’ tra i fondatori del ci.r.s.s (comitato italiano ricerche e studi subacquei) e membro della c.m.a.s (confederazione mondiale delle attivitaà subacquee) con sede a Parigi.

Nel 1948 costruisce una custodia subacquea in ottone cadmiato, per la cinepresa vidamo/ikonkinamo 16mm della Zeiss che e’ attualmente esposta presso il Museo nazionale del cinema di Torino. Dalla fine degli anni ‘’40 collabora con Cinefiat alla produzione di una serie di documentari per molti dei quali firma anche il soggetto e la sceneggiatura. Nel 1952 progetta il sistema di illuminazione subacquea del batiscafo trieste di Auguste Piccard. Nel 1952 disegna e costruisce una custodia in acciaio per la askania 35mm che chiama scorfano e che utilizza nel film “I sette dell’orsa maggiore” per il quale realizza le riprese subacquee e dirige la seconda unita’.

Dal 1953 al 1960 e’ l’unico a girare le attualità subacquee per la Rai. Nel fare riprese per la tv, dice Victor, e’ importantissimo ricordarsi di fare rapidi stacchi. Le scene debbono essere corte anzi cortissime. Al cinematografo lo spettatore si e’ mosso da casa e ha pagato un biglietto per cui molto probabilmente rimarrà a vedere tutto il film. Il telespettatore invece e’ molto più smaliziato, ha un telecomando in mano e cambia programma se perde l’ interesse. Per le caratteristiche di riproduzione elettronica bisogna giocare molto sui colori complementari: se su un lato della scena ci sono toni verde-azzurro cerchiamo di bilanciarli con dei toni contrastanti arancioni. E’importante usare, cambiandoli spesso, tutti i campi: campo lungo, campo medio, campo corto, campo ravvicinato al massimo e controcampo ma la cosa più importante e’ la potenza del primo piano e del primissimo piano.

Nel 1954 costruisce la custodia per la cinepresa beaulieu elettrica 16mm corredandola di oblo’ correttore ottico ivanoff ed obbiettivo grandangolare elgeet-bocester. Nel 1955 mette a punto la sua custodia kinemar, un vero gioiello di tecnologia che accompagna Victor nelleriprese subacquee. La custodia e’ stata donata dal figlio Fabrizio al Museo delle attivitaà subacquee di Ravenna. Nel 1957 realizza, con enorme successo, una coproduzione con la Rai “Avventure sopra e sotto i mari”. Nello stesso anno partecipa alla trasmissione in diretta dal fondo del mare con il comandante Jacques Yves Cousteau. Nel 1958 progetta insieme all’ingegnere Alinari (cofondatore con lui della ditta di attrezzature subacquee speciali s.o.s. strumenti ottici subacquei) il decompressimetro analogico, strumento prodotto in migliaia di esemplari diffusi in tutto il mondo, capace di salvare la vita dei sub evitando l’embolia da risalita.

Dal 1953 al 1959 e’ operatore subacqueo di film quali: “I sette dell’orsa maggiore” – 1953 “Mizar” e “Siluri umani” – 1954, “Un’isola di sete” – 1958, “Arditi del mare” – 1959 per il quale ha una menzione speciale al Gran Prix Eurovision di Cannes. Nel 1961 si immerge sotto i ghiacci del lago Michigan e nel 1967 nel bacino idroelettrico del Gran Paradiso documentando cinematograficamente queste imprese. Nel 1962 progetta per la ditta Alcedo il fucile subacqueo idropneumatico hydra. Per la Rai realizza “Uomini sotto il mare”, “Orizzonti sconosciuti” e partecipa con sue riprese alla serie “I sette mari” e “Lìenciclopedia del mare” di Bruno Vailati. Realizza anche reportage fotografici per le riviste “Epoca”, “L’ Espresso”, “Panorama, ”Il tempo”, “Oggi”, “La domenica del corriere”, “L’Europeo”, “Mondo sommerso” e “Il subacqueo”. Pubblica anche sui quotidiani “Tutto Sport”, “La Nazione”, “Il Giornale”.

Nel 1965 ottiene la stella d’oro, premio intitolato al fotografo Maurizio Sarra. Nello stesso anno la città di Imperia gli conferisce la “Gorgonia d’oro” e vince 5 milioni di lire al programma condotto da Mike Buongiorno “La fiera dei sogni”, somma che destina alla realizzazione della statua del subacqueo posta sulla passeggiata di Genova Nervi. Dal quel momento Mike Buongiorno impara a immergersi con De Sanctis e stessa cosa si ripeterà con Fidel Castro.

Nel 1965 gira “Un miliardo sotto il mare” relativo al ritrovamento e al recupero del tesoro del galeone olandese van lynden affondato nel quindicesimo secolo. La sua partecipazione a campagne di ricerca archeologica era iniziata nel 1957 all’ Isola d’Elba e continuata nel 1959 all’Isola del Giglio.

De Sanctis segue tutti i record di immersione in apnea. Dal primo record di una coppia italiana, Falco e Novelli, a Mayol e Maiorca. Fra i premi ricevuti ricordiamo: nel 1958 al Festival di Cannes con “Un‘ isola di seta”, nel 1959 al Festival di Cannes con “Arditi in mare”, nel 1962 all’ International u/w film S.Monica USA con “Avventura a Lipari”, nel 1967 al Festival di Parigi con “Arditi in mare”, nel 1969 al Festival di Genova con “Profondita’-80” e nel 1989 al Festival di Tolone con “Sfida all’ abisso”. Nel 1983 gli viene tributato il premio “Cino da Pistoia” come riconoscimento della carriera e come concittadino dell’anno.

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