I presepi di Vivaio

 

In un piccolo borgo della montagna pistoiese, Vivaio,  nasce un presepe costruito interamente a mano dalle persone del borgo, che rappresenta la vita quotidiana di una volta.

Nel presepe ci sono fabbri che battono il ferro, falegnami che tagliano la legna e che con l’aiuto di un mulo la  portano la nelle case, il pescatore che pesca in un piccolo stagno insieme ad una donna che lava della biancheria, le donne che si prendono cura del bestiame; ovviamente non mancano le costruzioni, l’osteria dove si ritrovavano la sera, la locanda, il frantoio, il mulino, insomma tutto quello che ci dovrebbe essere in un paese! Ma la particolarità di questo presepe è il movimento meccanico, con cui i personaggi si muovono.

Un dettaglio importante che fa capire l’accuratezza e l’impegno per la costruzione del presepe, ad esempio, è un ponte che porta all’ osteria sotto il quale si trova un vero e proprio fiumiciattolo che arriva allo stagno. Dettagli come questi fanno sì che sia il presepe più bello della montagna, se non della provincia.

Tutto ciò oltre a rappresentare la festività del Natale, dà un’idea di come vivevano i nostri antenati, della vita nei paesini dove nella quotidianità serviva la collaborazione di tutti.

Un visione suggestiva specialmente all’imbrunire, quando tutte le luci delle piccole case si accendono e sembra di ritrovarsi in un epoca passata e dimenticata, ma che è stata la storia passata (ma non troppo) della nostra montagna pistoiese.

Beh che dire, senz’altro un presepe da vedere!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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